Riapriamo il Centro Dialisi di Capena
A luglio 2015 è stato chiuso il centro dialisi di Capena, asserendo che vi era un batterio, di cui a tutt'oggi né l'Ospedale Spallanzani di Roma né l'ASL RMF ha fornito informazioni.
Da luglio 2015 i malati dializzati devono percorrere circa 1500 Km al mese per sottoporsi a cure vitali. Inoltre i 14 dipendenti della struttura di Capena sono stati solo parzialmente ricollocati in strutture che distano oltre 100 Km dalla abitazione.
IL FATTO: MALATI COSTRETTI A 1.500 KM / MESE PER UNA CURA VITALE In data 22 Luglio 2015 viene chiuso il Centro Dialisi di Capena a seguito di un sospetto batterio. Da allora i malati debbono percorrere oltre 100 km ogni 3 giorni per potersi sottoporre alla cura ( VITALE) che, ricordiamo, ha durata di circa 4 or. 1.500 KM /MESE PER POTERSI SOTTOPORRE A CURE VITALI.
LE VERIFICHE: REGNA IL SILENZIO L’ospedale SPALLANZANI e ARPA sono stati incaricati di effettuare le verifiche ma a tutt’oggi le stesse non sono state rese note ne’ ai malati ne’ all ‘Associazione Malati di reni che li rappresenta .
IL CENTRO DIALISI CAPENA : TUTTO APERTO O TUTTO CHIUSO !! Il centro Dialisi è posto all’interno del POLIAMBULATORIO in cui la ASL RM F ospita il SART, per i tossicodipendenti , il Centro Vaccinazione per i Bambini _ posti nello stesso corridoio - gli uffici amministrativi e gli ambulatori per le visite specialistiche. Possibile che il “ Batterio” Segreto abbia “ Colpito “ il solo CENTRO DIALISI ??
MALATI DIALIZZATI: OMISSIONE DI SOCCORSO Alcuni di questi stavano seguendo il protocollo finalizzato al TRAPIANTO. Per alcuni di questi è tutto da rifare. Il trascorrere del tempo è indispensabile inesorabile per questa malattia e costringe dei dializzati a percorrere 1.500 Km/ MESE per poter avere una CURA VITALE puo’ far presumere ad una vera e propria OMISSIONE DI SOCCORSO.
IL TRASFERIMENTO DEI MALATI: 1.500 KM MESE IN VIOLAZIONE DELLE NORME Come avviene questo trasferimento? Quanto costa ? In violazione al Decreto Regionale 441/2014 il trasferimento avviene con mezzi di trasporto NON CONFORMI . Allo stress si somma il disagio. Ed una domanda: Perche’ la ASL RM F NON ha ottemperato alla Norma ? Chi offre il servizio di trasporto? Perche’ queste Organizzazioni NON HANNO i requisiti previsti? Ed infine quanto costa ai cittadini questo “ MALSERVIZIO” ? Un conto effettuato per difetto conta circa 20.000,00 € / MESE. Da Luglio ad oggi circa € 160.000,00!!!!!!Spesi dalla ASL RM F in violazione della norma e a danno dei malati e dei cittadini.
UNA CHIUSURA SENZA PREAVVISO E’ cosi’ che una mattina i malati si sono recati al Centro Dialisi di Capena e, SENZA ALCUN PREAVVISO, e con motivazioni del tutto generiche, si sono trovati su mezzi – INIDONEI- che li trasportavano presso altri Centri Dialisi distanti circa 50 Km. Quindi la ASL RM F ha avuto il tempo di organizzare i trasferimenti con le societa’ proposte – benche’ inidonee- di coordinarsi con gli altri centri dialisi cui “ smistare” i pazienti ma NON HA AVUTO IL TEMPO DI AVVISARE I MALATI ?? Ogni richiamo ai DIRITTI DEI MALATI; alla CARTA DEI SERVIZI DELLA ASL RM F non puo’ che provocare l’evidenza di un comportamento ingiustificabile, scorretto e in violazione alla dignita’ dei malati.
FAMIGLIE ALLO SBANDO Sapete cosa significa avere in famiglia un Dializzato che deve sottoporsi 3 volte alla settimana ad una cura che dura circa 4 ore?? E se non lo sapete per esperienza diretta, vi è facile capire quale sia il GRANDE DISAGIO a cui sono sottoposte queste famiglie?? Ebbene, aggiungete a queste situazione 1.500 KM/ MESE ed avrete una idea dei problemi delle famiglie Dei DIALIZZATI DI CAPENA.
IL PERSONALE DEL CENTRO DIALISI 12 persone impiegate nel CENTRO DIALISI di Capena solo parzialmente ricollocate. Dove? In altri centri che distano anche 100 Km dalla precedente sede di lavoro. IL CENTRO DIALISI : UNA FAMIGLIA La cura della Dialisi puo’ durare molti anni. Malati. Medici, infermieri , familiari, tutti insieme vivono le gioie dei successi e le angosce per i problemi di ciascuno dei singoli malati. Tutti insieme . Come una grande famiglia . Questo legame è un ulteriore “spallata” alla lotta contro una malattia.
UN LECITO DUBBIO : VI SONO INTERESSI ?? Di fronte a questa triste storia si insinua con insistenza un dubbio. Diceva un noto politico della Prima Repubblica : “ A pensar male si fa peccato ma talvolta ci si azzecca!” Ebbene. Strani movimenti nel territorio , persone “ che seguono “ le attivita’ della ASSOCIAZIONE MALATI DI RENI DI CAPENA, voci insistenti, i silenzi della ASL RM F, dello SPALLANZANI, del ARPA….. fanno nascere un lecito dubbio: PER CASO QUALCUNO PUO’ LUCRARE DA QUESTA SITUAZIONE?
ASSO – CONSUM CHIEDE L’INTERVENTO DELLA MAGISTRATURA ASSO- CONSUM REGIONALE LAZIO al fianco della ASSOCIAZIONE MALATI DI RENI di Capena per fare Chiarezza. L’Avv. to Fabio D’Amato ha ricevuto incarico di depositare un ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI TIVOLI (Competente per territorio) al fine di verificare i fatti e le ipotesi di reato di ABUSO DI UFFICIO ovvero OMISSIONE DI SOCCORSO ovvero altri eventuali reati ravvisabili ai danni dei dirigenti ASL RM F ed in particolare al Direttore Generale Dott. QuintavalleGiuseppe ASSO – CONSUM si è altresi’ riservata di produrre ulteriori esposti alla luce di verifiche in corso. Per tutti questi motivi chiediamo la partecipazione di tutti i cittadini, dando voce e supporto a questi 50 malati ed alle loro famiglie di un comune , vicino a Roma, che è stato privato di un Servizio Vitale!
Augusto Camicioli
Presidente Regionale Lazio Asso – Consum
La petizione è diretta all'attuale sindaco di Capena, Paolo di Maurizio, e all'amministrazione comunale del comune laziale.
Link Ufficiale della petizione e della associazione che promuove la petizione: Associazione Malati di Reni
Link Ufficiale della associazione dei consumatori che supporta e appoggia la petizione: Assoconsum Regionale Lazio
Augusto Camicioli Contatta l'autore della petizione
Comunicato dell'amministratore di questo sito webAbbiamo chiuso questa petizione e abbiamo rimosso le informazioni personali dei firmatari.Il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell'Unione europea richiede un motivo legittimo per la memorizzazione delle informazioni personali e che le informazioni siano archiviate per il più breve tempo possibile. |