Chiediamo misure differenziate per la PUGLIA!
Ciao mi chiamo Federica,
sono una micro imprenditrice di 35 anni che come tutti voi si spacca la schiena per mantenersi con il proprio lavoro da quando aveva 20 anni!
Sono anche appassionata di sociale, ma queste iniziative non hanno ALCUN COLORE POLITICO, in questa petizione si chiede il BUON SENSO di tutti, non esistono differenze tra partiti.
ESATTAMENTE UN MESE FA pubblicavo la mia proposta concreta di riaperture diverse tra Regione e Regione.
Ecco cosa proponevo:
Se i numeri della diffusione resteranno questi in Puglia, l’Italia non potrà restare tutta indiscriminatamente zona rossa. Occorrerà stabilire, sulla base dell’andamento della diffusione, aree geografiche con misure contenitive differenti. Ciò non significa tornare da domani alla normalità, è il comprensibile prezzo per contenere il virus, ma occorrerà differenziare le misure dei territori per dargli la possibilità, con ogni cautela, di vedere un futuro oltre la siepe dell’ignoto.
( per verificare quello che dico puoi vederlo qui: https://www.corrieresalentino.it/2020/03/federica-de-benedetto-non-si-puo-chiudere-tutta-litalia/ )
Alcuni mi hanno detto che l'idea fosse folle, che dovevamo tutti restare indistintamente a casa tanto sarebbero arrivate le misure del Governo a salvarci.
Purtroppo non è stato così, ci salveremo solo se ci sarà data l'opportunità di farlo da soli.
PERCHE' FIRMARE QUESTA PETIZIONE?
Chiediamo al Governatore Michele Emiliano, nei limiti delle proprie competenze, di adottare misure DIFFERENZIATE per La Puglia esattamente come da settimane stanno già facendo governatori virtuosi come Zaia in Veneto e Toti in Liguria. Inoltre, di farsi promotere CON FERMEZZA presso il Governo e i suoi 450 esperti delle ulteriori misure proposte.
PROPOSTE CONCRETE PER LA RIPARTENZA:
1. RIDUZIONE E DEFISCALIZZAZIONE DEL COSTO DEL LAVORO PER ALMENO 1 ANNO, AL FINE DI CONSENTIRE IL MANTENIMENTO DEI POSTI DI LAVORO
2. SOSPENSIONE, CON INTERLOCUZIONE COI SINDACI PUGLIESI, FINO AL 31 DICEMBRE DI TARSU E TOSAP
3. ESENZIONE IMU PER L'ANNO IN CORSO, PER I PROPRIETARI DI IMMOBILI CHE DIMOSTRINO DI AVER DIMINUITO/SOSPESO I CANONI DI AFFITO PER I MESI DI EMERGENZA
Siamo in ginocchio, le poche settimane di cassa integrazione stanno per finire (ANCHE SE NESSUNO HA VISTO 1 EURO) e le aziende non hanno altra possibilità che licenziare per non dichiarare fallimento da subito.
Ah, lo sapete che anche per licenziare (così che almeno i dipendenti possano percepire la disoccupazione) bisognerà pagare una tassa? Nessuno parla di abolirla almeno per il 2020.
Scuole, palestre, studi professionali, parrucchieri, centri estetici, pasticcerie, ristoranti, bar, hotel, bed and breakfast, agenzie di viaggi, organizzatori di eventi (concerti, congressi, spettacoli), studi medici ed odontoiatrici... la lista è lunghissima.
SIAMO IN GINOCCHIO SE NON POTREMO RIPARTIRE.
Dateci misure di sicurezza per farlo nel migliore dei modi, ma la quarantena assoluta non è più gestibile.
Dopo due mesi, molti nostri ospedali non hanno ancora percorsi, protocolli e dispositivi di sicurezza e tamponi sufficienti che garantiscano la salute tutti coloro che lavorano nella Sanità.
Chi è in casa, tranne che non faccia parte delle pochissime categorie che ancora lavorano, non dorme la notte, continuando a ricevere bollette e tasse come prima.
Lo dico da mamma, i bambini stanno pagando questa reclusione profondamente, tra poco penseranno che i social siano l'unico modo per socializzare se potranno tornare a farlo, forse, a settembre.
La nostra è una regione in cui, grazie anche alla prima fase di contenimento e al rispetto da parte dei pugliesi delle regole sin dal primo momento, l'emergenza sanitaria non è mai esplosa con la devastazione di altri territori.
PRESIDENTE EMILIANO AGISCA IN FRETTA.
Federica de Benedetto Contatta l'autore della petizione