NO ai titoli di valutazione dell'O.M. n. 60 del 10/07/2020 per le graduatorie provinciali
Commenti
#611
È una indecenzaGiovanna Valentino (Modena, 2020-07-11)
#617
Docente terza fasciaAlessandra Burattin (Saccolongo, 2020-07-11)
#619
I precari vengono trattatimal8ssimo da tutti, e non vengono presi mai in considerazione gli enormi sacrifici che compiono quotidianamentePina Leo (Messina, 2020-07-11)
#620
Il MIUR non riconosce più con 3 punti le altre tipologie di insegnamento e allo stesso tempo riconosce 12 punti ai ricercatori che hanno svolto appunto altre tipologie di insegnamento. Vuole sostituirci con chi non è riuscito nella carriera accademica.Daniela Godani (Padova, 2020-07-11)
#625
Ritengo ingiusta la valutazione dei titoliMaria Di Francesco (Catania, 2020-07-11)
#648
Sono d'accordo con il collega. Le tabelle non possono cambiare ora e in questo modo.Beatrice Leoni (Vercelli, provincia di Vercelli, Italia, 2020-07-11)
#656
Firmo perchè dopo 9 anni di precariato vedersi stravolgere il punteggio faticosamente acquisito è una vergogna!Giglio Gigli Castellani (Firenze, 2020-07-12)
#666
È un’ingiustizia modificare la tabella dei titoli in modo retroattivoClaudio Russo (Ardea, 2020-07-12)
#677
Ingiusruzia contro i precariCarmen de Rosa (Caserta, 2020-07-12)
#688
No al.concorso straordinarioRoberta Simone (Nettuno, 2020-07-12)
#707
Non può selezionare il MI chi già lavora con meritoClaudio Conti (Roma, 2020-07-12)
#721
Un docente deve essere formato e incentivato a frequentare Master e corsi di perfezionamento. Questa valutazione premia solo il servizio e non i titoli. Questo governo ha uno strano concetto di meritocrazia.Tito Latorre (Melito Porto Salvo, 2020-07-12)
#724
Perché è assurdo modificare anni di punteggioGiuseppe Tripodi (Benestare (rc), 2020-07-12)
#728
Non è giusto che venga screditato tutto il percorso di formazione fattoAnna Maria Ciliento (Bergamo, 2020-07-12)
#736
Firmo perché trovo ingiusto cambiare le regole in corso d'opera vanificando gli sforzi, anche economici, per acquisire titoli e servizio. Soprattutto critico:- la decisione di assegnare 12 punti a ogni anno di assegno di ricerca, "travasando" i precari della ricerca nella scuola dell'obbligo scavalcando i precari storici
- l'azzeramento dei punti per le altre attività di insegnamento (tra cui rientrano attività come l'assistentato di italiano all'estero, mai pienamente riconosciuto, o attività come pon e corsi di recupero)
- l'azzeramento dei titoli artistici per gli insegnanti di musica
Laura Luzi (Milano, 2020-07-12)
#739
Sono un precariomatteo borlone (Pavia, 2020-07-12)
#741
Con la precedente Tabella di valutazione titoli e servizi potrei caricare il mio servizio di 4 anni rientrante nella voce “Altre attività di insegnamento”.Se invece venisse confermata la Bozza che prevede l’eliminazione di tale voce di servizio, perderei questo punteggio e mi ritroverò equiparato ad un neolaureato o a chi non ha alcuna esperienza didattica in classe, perché mi verranno calcolati solo i punti del voto di laurea, azzerando il servizio.
Anzi, paradossalmente, potrebbe accadere anche di essere superato se i neo inserito dovessero avere certificazioni che io non ho.
Il Miur deve tutelare il servizio, la competenza e l’esperienza accumulata dai docenti, di qualsiasi grado, ordine e contesto didattico.
È inaccettabile azzerare il punteggio maturato con il servizio reale e concreto.
Diversamente, come potremo scalare la graduatoria e aspirare a chiamate dalla statale?
È altresì inaccettabile che la bozza preveda nuovi titoli e punteggi alti come 12 punti a dottorato, assegni di ricerca e abilitazione scientifica e poi, contemporaneamente, elimini categorie di docenti che già sono inseriti e lavorano nel sistema Scuola da anni!!!
È un’ingiustizia e una discriminazione!!!
Spero che sia ripristinata la precedente Tabella valida fino al 2017 e che sia dato il giusto riconoscimento al servizio maturato.
In particolare, auspico sia reinserita la voce “Altre attività di insegnamento” tra le tipologie di servizio. Siamo docenti anche noi, gestiamo classi, svolgiamo attività didattica e formativa altrettanto importante e valida come quella svolta nelle scuole statali, paritarie, Cfp e non paritarie.
La Costituzione, infatti, tutela e garantisce anche il diritto alla formazione che offre un’opportunità formativa importante a categorie di studenti e adulti, in stato di disoccupazione o non lavorativa, dando loro uno sbocco lavorativo e offrendo occasioni di iniziativa imprenditoriale sul territorio.
Il servizio di questa categoria di docenti è già abbastanza penalizzata perché l’attività didattico-formativa post-diploma non è equiparata a quella che assolve l’obbligo scolastico infatti, non matura lo stesso punteggio ma solo il punteggio minimo di 3 punti in un anno lavorativo, di cui si considerano solo i giorni effettivamente lavorati.
I corsi che assolvono l’obbligo scolastico, invece, sono equiparati al servizio statale e si considera l’intero periodo anche se il docente ha lavorato per pochi giorni in una settimana o per poche ore.
Già questa disparità di trattamento è inaccettabile. A maggior ragione sarebbe un’ingiustizia, illegittima e discriminatoria, se tale tipologia di servizio, definito “altre attività di insegnamento”, venisse definitamente eliminata dalla valutazione del servizio e dalla Tabella delle graduatorie.
Anna Caterina Stallone (Altamura, 2020-07-12)
#752
Perché è profondamente ingiustoAlessandra Bacarelli (Ladispoli, 2020-07-12)
#767
sono una docente precariaoriana vitale (napolj, 2020-07-12)
#787
Abbiamo speso tanti soldi e abbiamo investito le nostre speranze....Eliana Menna (Vasto, 2020-07-12)
#800
Non è giusto che chi ha lavorato da primaria posto comune, ora che si è specializzato sul sostegno primaria non gli venga riconosciuto punteggio pieno su GPS sostegno!Rita Pistoia (Subiaco, 2020-07-12)