Concorsi scuola 2024: graduatorie di merito, Servizio Civile Internazionale

I concorsi scuola 2024, appena conclusi, hanno generato una classe di insegnanti composta al 15% da candidati che, senza essersi distinti nelle prove concorsuali, che vertevano sulle teorie psicopedagogiche, sulla conoscenza delle normative scolastiche e dell'inglese, hanno svolto il servizio civile universale. Tutto ciò con buona pace di altri insegnanti che, pur avendo riportato votazioni molto alte, in merito ai programmi di studio indicati dal MIM come oggetto di verifica, si vedono esclusi dalla graduatoria dei vincitori, senza che sia neanche prevista l'istituzione di una graduatoria del merito.

 

Chiediamo, pertanto,

 

  1. Al Ministero dell'istruzione e del merito di istituire graduatorie di merito per TUTTI i concorsi scuola 2024, in modo che coloro che siano risultati idonei, superando le prove concorsuali, possano acquisire titolarità di cattedra.

  2. Ai referenti delle maggiori sigle sindacali di incontrare esponenti del parlamento per discutere una revisione della legge 74 del 21 giugno 2023, che ha riconosciuto come titolo preferenziale per i concorsi pubblici un anno di Servizio Civile Internazionale. Non appare opportuno che una quota molto alta, pari a ben il 15% del totale dei posti banditi nei diversi concorsi pubblici, sia riservata a coloro che abbiano svolto il servizio civile universale, anche quando i candidati non abbiano dimostrato competenze e conoscenze, afferenti le mansioni cui sono chiamati, al pari di altri concorrenti.

  3. Al parlamento europeo di intervenire in merito ai due punti precedenti, dal momento che i concorsi cui ci riferiamo sono stati organizzati grazie ai fondi del PNRR.

L'Italia non ha mai recepito la direttiva 70 del 1999, che prevede la stabilizzazione dei precari in ogni settore della pubblica amministrazione. In questo scenario non è accettabile la mancata istituzione di una graduatoria del merito: ciò non è conforme alle direttive europee, né rispettoso della dignità di tanti validi candidati che hanno partecipato ai concorsi.

E' bene considerare che dal momento in cui è stata emanata la legge 74, il 21 giugno 2023, al momento della pubblicazione di molti dei bandi dei concorsi pubblici svolti nel 2024, erano trascorsi pochi mesi. I concorsi scuola sono stati banditi appena sei mesi dopo, nel dicembre 2023. Non era materialmente possibile, per i candidati che non avessero già completato questo percorso, svolgere un anno di attività prima di presentare la propria candidatura.

Inoltre, molti dei partecipanti non avrebbero potuto svolgere il SCI proprio perché è riservato solo a giovani di età compresa tra i 18 ed i 28 anni, mentre gran parte dei candidati ha già superato quell’età. Nel lungo arco di tempo in cui i concorsi pubblici per il comparto scuola non sono stati organizzati con la frequenza che la legge 270 del 1982 prevedeva (ogni due anni), molti sono i precari che hanno maturato diversi anni di servizio.


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