TAMPONI PER TUTTI I SANITARI
COPIO IL TESTO DI UNA PETIZIONE LANCIATO DAL DOTT. BERNINI , CHIRURGO SENOLOGO A FIRENZE
Covid19: “in ITALIA a Vò Euganeo in Veneto è stato condotto uno studio clinico-epidemiologico in cui tutta la popolazione è stata sottoposta a tampone in due tempi, a distanza di tre giorni. Tale studio ha permesso di identificare fin dall’inizio sia le persone asintomatiche che le sintomatiche. Degli infetti tra il 50 ed il 75% era completamente asintomatico. Tutti sono stati isolati con il risultato di un calo del tasso di infezione di circa 12 volte: nella prima analisi c’era un tasso di infezione del 3%, nella seconda era calato al 2,5 per mille”.
Stessa situazione che si è verificata in Corea del Sud “dove è stato attuato uno screening con tampone a tappeto, con cui vengono testate ventimila persone al giorno e chi è risultato positivo viene messo in auto-quarantena e monitorato attraverso app sanitarie, ad oggi sono contagiate poco più di 8000 persone con soli 72 decessi”.
Numeri suffragati anche da uno studio pubblicato sulla rivista ‘Lancet’ secondo cui “se non si riesce a mettere in quarantena almeno il 70% dei contatti di un positivo non si può riuscire a fermare la malattia in tre mesi e la probabilità di controllare l’espansione dell’epidemia diminuisce all’aumentare dei tempi di identificazione dei casi positivi anche asintomatici e di attivazione dell’isolamento”.
Come ha chiaramente scritto il Prof.Sergio Romagnani da tali dati emergono due fondamentali evidenze:
·La percentuale delle persone infette nella popolazione è altissima e la maggioranza dei casi è asintomatica
·L’isolamento delle persone positive asintomatiche è essenziale per riuscire a controllare sia la diffusione che la gravità della malattia
Diventa indispensabile pertanto identificare il più alto numero possibile di persone infette asintomatiche che sono la principale fonte di infezione ed occorre farlo il più presto possibile, cominciando dai lavoratori più esposti al contagio tra cui in particolare il personale
sanitario che più facilmente può sviluppare un’infezione asintomatica e diventare fonte di diffusione del contagio. In sostanza il rischio che ospedali, ambulatori e presidi sanitari diventino delle comunità ad alto potenziale infettante, non solo è reale e molto alto ma condiziona anche la gravità ed il rischio di malattia.
RITENIAMO CHE SIA ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILE
1.estendere l’esecuzione dei tamponi a tutte le persone che hanno elevata probabilità di contrarre e di trasmettere il virus
2.dotare le persone a più alto rischio di essere contagiati e di contagiare degli adeguati presidi previsti ai fini di proteggere gli altri da se stessi
Noi medici, infermieri, operatori sanitari tutti, vogliamo essere messi nella condizione di poter eseguire il nostro lavoro con la sicurezza di non essere noi fonte di contagio e, attraverso l’estensione dello screening con il tampone, che si arrivi all’isolamento di un numero sempre maggiore di soggetti infetti in modo da circoscrivere sempre più l’infezione ed accelerare la fine del contagio.
In questo momento ciò che è importante è fare un punto zero:
- chi adesso è portatore di questo virus e quindi infettante e chi no e quindi separare le
persone per non aumentare i contagi
- ripetere il test dopo due/tre settimane in modo da stabilire chi si è negativizzato e quindi non è più contagiante.
Siamo consapevoli che chiediamo uno sforzo economico importante, ma siamo anche convinti che questo prezzo sarà molto inferiore a quello che già stiamo pagando, oltre che in termini di perdite umane, anche con i costi per la cura di coloro che si sono già ammalati, con quelli a venire che con quelli che sicuramente aumenteranno per i pazienti che non possono accedere ad interventi di screening preventivi e con la chiusura forzata di tutte le attività produttive del paese.
VOGLIAMO ESSERE MESSI IN SICUREZZA PER NON AMMALARCI, NON FARE AMMALARE E PER CONTINUARE A CURARE CHI SI AMMALA
Valentina Larocca Contatta l'autore della petizione