Odissea a Marrakech
“Sono bloccato in Marocco già da 20 giorni, dovevo rientrare a casa ma in Italia è tutto bloccato, insieme a me ci sono altre due persone, Carmelo Aserio e Gerlando Di Falco.
Anche se il popolo marocchino ci sta trattando egregiamente non possiamo dire altrettanto dei governanti italiani che pare si siano dimenticati di noi, nonostante siamo diverse centinaia di persone ancora qui in Marocco. Marrakech è spettrale e vigono le stesse regole che in Italia.
Inoltre, faccio presente che come noi, anche un altro grosso gruppo di italiani, con i quali sono in contatto, non riesce a tornare in Italia. In questo gruppo tra l'altro ci sono donne incinte e gente con patologie così come me che ho il diabete oltre ad essere cardiopatico.
Chiediamo semplicemente di essere trattati da cittadini che paghiamo le tasse, quindi un rientro in Italia in sicurezza e non come alcune proposte che ci hanno fatto tipo andare a Marsiglia o a Milano e poi arrangiarsi per ritornare a casa. Chiediamo a voi operatori dei media se potete interloquire con le autorità italiane”.
- Questo l'appello accorato di Vincenzo Rossello, noto professionista di Santa Ninfa con lo studio a Castelvetrano, in Marocco per lavoro, a Marrakech, bloccato li dall'emergenza coronavirus ed impossibilitato, assieme ad altri connazionali a tornare a casa! Si è rivolto alle autorità consolari italiane che non sono andate oltre a generiche assicurazioni e proposte di rimpatrio, ovviamente a carico dei malcapitati, con itinerari assurdi, nonche onerosi, come trasfermenti in Spagna o in Francia e da li raggiungere Linate o Roma e poi arrangiarsi come si può per raggiungere la Sicilia! Ovviamente, un uomo a rischio, come il Rossello, cardiopatico e diabetico, non è che si possa permettere di andare a spasso in Europa in piena emergenza sanitaria... La Farnesina, al di là di spot autoreferenziali di ottimi rapporti con la Cina non riesce ad occuparsi dei nostri connazionali che si trovano all'estero per lavoro, eppure, visto che abbiamo una compagnia di bandiera, l'Alitalia, che sta costando al contribuente l'ira di Dio, con i vari salvataggi, basterebbe organizzare tre voli, uno per Linate, uno per Roma, uno per Palermo, e porre fine all'odissea delle migliaia di italiani tuttora presenti in Marocco e non solo!
Auspichiamo che l'appello di Vincenzo Rossello venga accolto dalle autorità competenti, in particolare della Farnesina, che anziché trasmettere video dell'atterraggio dell'aereo con gli aiuti cinesi, si occupi seriamente dei nostri connazionali all'estero, anche se capisco che vivere nel web è molto meglio, e superare gli slogan con atti concreti è un po' difficile e meno redditizio in termini elettorali!
Lanciamo questa petizione per fare sì che la richiesta di questi connazionali arrivi a chi di dovere e che si attivino trovando soluzioni fattibili e non astratte come quelle proposte finora, tenendo conto delle condizioni anche di salute di chi si trova in queste condizioni.
Grazie a tutti a chi firmerà questa petizione!
L'Eco di Castelvetrano Live 1, Pasquale Giorgio Giunta Cell. 00393738753 Contatta l'autore della petizione