Rimuovere subito le sanzioni, salvare la Siria
La Siria, distrutta prima dalla guerra e oggi dal terremoto, non riceve aiuti dal mondo a causa di assurde sanzioni imposte circa 10 anni fa.
Né Mattarella, né Meloni, né Tajani hanno parlato all’indomani del terribile terremoto, del sofferente popolo siriano che subisce sanzioni durissime da anni, nonostante abbia sconfitto l' Isis e salvato il mondo da una grave minaccia. Una discriminazione sul dolore che rappresenta una vergogna per lo Stato Italiano. La Siria in questo momento è ignorata dall’ Europa…solo i russi sono prontamente intervenuti.
Le istituzioni che non intervengono, a causa di sanzioni imposte in nome della presunta civiltà, devono essere messe sotto accusa. Va dato il giusto nome alla realtà delle cose: non civiltà ma barbarie, non bene ma male, non pace ma guerra. Non verità ma menzogna.
Solo alla città di Idlib, territorio ISIS, l’Onu ha concesso degli aiuti. Un gesto di gravità inaudita, uno sfregio alla vita.
Aleppo e Latakia (le zone dove si contano più morti) sono due città importanti. La prima è la più antica del mondo e conta su una forte comunità cristiana. La seconda è l’unica città mediterranea siriana, base russa ed importante resort turistico.
La Siria, oggi discriminata, è una terra di libertà, di antichissime vestigia cristiane e di un esperimento politico social nazionale che dagli anni ’50 è alternativo a capitalismo e marxismo.
Alla sofferenza del popolo siriano dobbiamo rispondere con la carità cristiana e la solidarietà di cui sono capaci i popoli mediterranei.
FIRMA CONTRO LE SANZIONI, FAI SI CHE DA ITALIA ED EUROPA PARTA SUBITO CIO' CHE E' NECESSARIO ALLA SOPRAVVIVENZA DELLA SIRIA.
Primi firmatari
Gloria Callarelli - Giornalista -
Diego Fusaro - Filosofo -
Maurizio Blondet - Giornalista -
Stefano Valdegamberi - Politico -
Luca Castellini - Politico -
Mario Iannaccone - Scrittore -
Paolo Bellavite - Medico -
Nicolai Lilin -Scrittore -
Luca De Marchi - Politico -
Nino Galloni - Economista -
Roberto Fiore -Politico -
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