CHIEDIAMO LE DIMISSIONI DEL REGGENTE DELLA CAMPANA DEI CADUTI

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Alla Cortese attenzione di

Sen. Ignazio La Russa - Presidente del Senato della Repubblica Italiana

On. Lorenzo Fontana - Presidente della Camera dei Deputati della Repubbllica Italiana

Sign. Claudio Soini - Presidente del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento

Sig.ra Giulia Robol – Sindaca del Comune di Rovereto Petizione ai sensi dellʼArt.50 della Costituzione, dellʼart.165 del regolamento Consiglio della Provincia di Trento, dellʼart.17 del regolamento comunale per lʼesercizio dei diritti di informazione e di partecipazione dei cittadini del Comune di Rovereto.

Oggetto: richiesta dimissioni Reggente Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto

Premesso che

in data 2 aprile è stato pubblicato sul sito istituzionale il numero 56, Aprile 2025, del mensile online “La Voce di Maria Dolens”, progetto editoriale della Fondazione Campana dei Caduti, finanziato con 30.000 € da parte della Provincia Autonoma di Trento. In prima pagina del mensile è stata inserita la foto di un militare in assetto da guerra seguito dallʼeditoriale “Difesa Comune” che dà il titolo alla pubblicazione, firmato dal reggente Marco Marsilli, in cui si formula un ragionamento la cui conclusione risulta un elogio del piano ReArm Europe con una serie di considerazioni politiche e militari che poco si addicono alla cultura della pace su cui si basa il dispositivo della legge 103 del 2006 e lo Statuto della Fondazione Campana dei Caduti che Marsilli presiede. In particolare si legge: “Su questo sfondo, l’Europa commetterebbe una grave leggerezza se proseguisse la linea del business as usual e non si attrezzasse in maniera seria per far fronte con proprie accresciute capacità a ipotesi di aggressioni esterne. Il «ReArm Europe» (sigla infelice, va riconosciuto) potrebbe essere pertanto utilizzato come sprone (e al tempo stesso come monito) per trasferire progressivamente dalle 27 capitali nazionali e Bruxelles le materie attinenti alla difesa, permettendo all’Unione Europea di andare oltre la sua, pur formidabile, success story in campo economico e sociale, e di creare una base, per intanto, per la creazione in futuro degli Stati Uniti d’Europa. Un’evoluzione, ne siamo convinti sfidando le opinioni contrarie, di cui le giovani generazioni sarebbero le prime a beneficiare.” Tali considerazioni, che ipotizzano tra lʼaltro un beneficio da parte delle giovani generazioni dal riarmo e da una nuova corsa alle armi potenziamente causa di un conflitto su larga scala, sono assolutamente incompatibili con lʼistituzione ed i fini della Fondazione Campana dei Caduti da sempre custode con la Maria Dolens, del ricordo del sacrificio di molti giovani a causa della guerra e simbolo di pace, di dialogo e del ripudio della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali. La conclusione dellʼarticolo è accompagnato dallʼimmagine di un tramonto in cui si distinguono la sagoma di un soldato armato di fucile mitragliatore, di un mezzo blindato e di due elicotteri da combattimento. Si rileva che ogni riferimento apparso nella pubblicazione risulta essere in forte contrasto con le parole di pace ascoltate durante la celebrazione del Centenario, svoltosi proprio mercoledì 2 aprile presso il colle di Miravalle, dalle Autorità, in particolare dalla Sindaca di Rovereto Giulia Robol e nel messaggio dellʼArcivescovo di Trento Lauro Tisi. Il mensile online La Voce di Maria Dolens, finanziato con fondi pubblici derivanti dallʼaccordo di programma con la Provincia Autonoma di Trento, non deve in alcun modo essere usato per veicolare contenuti di propaganda politica bellicista come un piano di riarmo, ma utilizzato per promuovere la pace e il dialogo tra le parti in conflitto di ogni guerra. Preoccupa lʼassoluta mancanza di equidistanza, senso delle istituzioni e consapevolezza nella gestione mediatica dei simboli potenti che la campana evoca, i quali devono essere impiegati in modo equilibrato, sopra le parti e per attività di carattere universale. Maria Dolens è e deve rimanere un patrimonio di tutti coloro che credono nella pace e non nelle corse agli armamenti. Tutto ciò premesso, - vista la Legge 24 febbraio 2006, n. 103; - vista la Legge provinciale 8 febbraio 2007, n. 2 ed in particolare lʼart.2 Comma 2 in cui si cita “lo statuto della fondazione Città della pace deve contenere disposizioni inerenti anche la propria organizzazione, volte a garantire il carattere universale della propria attività [...]”; - vista la delibera della Giunta Provinciale N.2403 di data 22 dicembre 2022; - vista la delibera della Giunta Provinciale N.2035 di data 13 dicembre 2024; - vista la determina del dirigente UMSE Coesione territoriale e valorizzazione del capitale trentino allʼestero N.Prot. PAT024-I088-00022; - visto il regolamento Comunale per lʼesercizio dei diritti di informazione e di partecipazione dei cittadini del Comune di Rovereto; - visto lʼArt.165 del regolamento interno del Consiglio della Provincia di Trento. Alla luce inoltre dellʼart.2 dello Statuto della Fondazione Campana dei Caduti ed in particolare dei commi: 3:”conservare alla memoria delle genti il doloroso ricordo di quanti ebbero a sacrificarsi e a perire nella crudeltà della guerra”; 4:”promuovere e diffondere con ogni opportuna iniziativa, in Italia, in Europa e nel mondo, sulla comunanza dei morti, la fratellanza dei vivi”; 5:”promuovere attività ed iniziative volte a documentare, studiare e ricercare la pace valorizzando il principio ispiratore della fratellanza dei vivi sulla comunanza dei morti in armonia con le previsioni di cui alla legge 24 febbraio 2006 n.103”; 6:”promuovere contatti e accordi con le rappresentanze diplomatiche europee e di tutto il mondo, per sottoscrivere unʼadesione formale dei vari paesi al “patto di Pace”, in conformità dei principi ispiratori della Fondazione manifestato dalla presenza delle bandiere dei paesi aderenti attorno alla Monumentale Campana, simbolo di pace e fratellanza tra i popoli”.  

I sottoscritti firmatari  

verificata e ritenuta inadeguata la condotta del reggente Marco Marsilli nellʼuso improprio dei canali istituzionali, in particolare nella pubblicazione mensile online “La voce di Maria Dolens”di Aprile 2025 e del sito istituzionale della Fondazione Campana dei Caduti, per propaganda contraria ai principi statutari e alle linee guida della legge n.103 del 2006, richiedono al Comune di Rovereto e alla Provincia di Trento lʼinoltro al Consiglio di reggenza, tramite lʼazione dei propri delegati (n.1 per il Comune di Rovereto e n.3 per la PAT), di formale richiesta di dimissioni del reggente della Fondazione Campana dei Caduti. Si richiede a Camera e Senato della Repubblica la verifica del raggiungimento degli obiettivi previsti fissati per la Fondazione Campana dei Caduti nella Legge del 24 febbraio 2006, n. 103

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