Rivogliamo il Dott Brando
CI TOLGONO ANCHE UNA BUONA SANITA’, COME POTREMMO CURARCI?
Ospedale di Castrovillari, presentata una petizione per "trattenere" il dottor Brando
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HYPERLINK "http://www.dirittodicronaca.it/images/stories/castrovillari2/dott.brando.jpg" \t "_blank" CASTROVILLARI - Contrariati, agguerriti e decisi un gruppo di pazienti del dottor Antonio Brando, chirurgo ortopedico fino a pochi giorni fa in servizio presso l'ospedale civile “Ferrari”, impegnato in una dura battaglia contro i vertici sanitari nel tentativo di bloccarne l'esodo verso Verbania dopo appena otto mesi di permanenza presso il nosocomio del Pollino. Nei giorni scorsi, armati di pazienza e determinazione, hanno raccolto decine e decine di firme nell'ambito dell'intero bacino di utenza dell'ospedale per una petizione indirizzata al direttore generale dell'Asp di Cosenza con la quale chiedono la stabilizzazione del dottor Brando. La stessa è stata, poi, consegnata a mano anche al direttore sanitario del “Ferrari” Salvatore De Paola. «E' un bravo chirurgo e ci sa fare con i pazienti - ha precisato quest'ultimo - Gli ho detto che, se resta, entro 5 anni diventerà primario con una sua equipe. Ma non posso obbligarlo: ha vinto un concorso in Verbania ed è una grande opportunità. HYPERLINK "http://www.dirittodicronaca.it/images/stories/castrovillari2/petizione.jpg" \t "_blank" Di sicuro non lo vorrei perdere, visti i riscontri più che positivi finora registrati. D'altro canto, l'attuale primario Filomia a luglio andrà in pensione e a quel punto, se non interverranno novità concrete, il reparto chiuderà per carenza di personale medico». In attesa di un nuovo incontro, previsto per i prossimi giorni, tra il direttore sanitario ed il chirurgo, Brando commenta: «Ho saputo della petizione per la mia stabilizzazione e ringrazio chi ha preso l'iniziativa di investire il proprio tempo in questa cosa: è una presa di coscienza estremamente importante. Sarei molto felice di poter restare a Castrovillari, soprattutto perché sono calabrese e sarebbe un grande onore per me continuare a lavorare nella mia terra. D'altra parte, però, ammetto che sarà piuttosto difficile. Esiste, infatti, un piano di rientro da cui non si può prescindere per una valutazione oggettiva, che prevede il blocco delle assunzioni. C'è, pertanto, il rischio non solo di avere dei trasferimenti, ma addirittura la chiusura dell'unità operativa essendo pesantemente sotto di organico. Senza di me non riusciranno più a coprire i turni e la gestione del reparto diventerà un problema». Ed è questo che i suoi pazienti vogliono evitare. I passi in avanti registrati dall'unità operativa dopo l'acquisizione di Brando (balzato agli onori della cronaca per l'ottimo esito di vari interventi piuttosto complicati) sono sotto gli occhi di tutti, con un aumento degli interventi ricostruttivi agli arti superiori di oltre il 50%. «I dati del reparto - ammette l'interessato - sono estremamente positivi. Anche perché ho una competenza specifica nella chirurgia degli arti superiori che prima del mio arrivo veniva mantenuta un po’ in disparte: si preferiva non operare i pazienti e mantenerli con il gesso anche per lunghi periodi. Da quando sono arrivato io, invece, qualcosina è cambiata e gli interventi agli arti superiori sono lentamente aumentati e ne sono stati eseguiti anche altri di diverse specializzazioni». HYPERLINK "http://www.dirittodicronaca.it/images/stories/castrovillari2/petizione%20de%20paola.jpg" \t "_blank" Su De Paola conferma: «Ho parlato con lui e mi ha garantito la sua ferma intenzione di cercare in qualche modo di mantenermi in servizio, ma al momento non c'è nulla di nuovo». Sullo stato di salute della sanità calabrese, invece, Brando osserva: «Spero che la sanità in Calabria non muoia, perché altrimenti sarebbe un disastro, viste anche le condizioni in cui versano le strutture private accreditate. In ogni caso, credo che tutti noi calabresi dovremmo fare uno sforzo massimo per cercare tenerla in vita». Da parte loro, intanto, i pazienti premono affinché al giovane chirurgo vengano garantite le condizioni ideali per restare nell'ospedale di Castrovillari. «La nostra offerta sanitaria - accusano - peggiora sempre più: non possiamo continuare a sacrificare la qualità e l'efficienza in nome di un presunto piano di rientro»
Beatrice Berlingieri Contatta l'autore della petizione
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