Accorpamento-ClassiL02_ClasseL13-TriennaliBiotecnologie_Biologia

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Ospite

#1

2013-06-09 21:18

ricordatevi di confermare la firma tramite il messaggio che vi arriva per posta elettronica!!!

Ospite

#2

2013-06-10 14:29

Due corsi di laurea invece di due curricula dello stesso corso di laurea..una vergogna!anno una delle tante vergogne italiane!tutto ciò solo per far proliferare cattedre per sistemare professori e politici e non per dedicarsi alla formazione professionale dei giovani!

Ospite

#3

2013-06-10 19:55

decisamente si.. troppi corsi di laurea inutili

Ospite

#4

2013-06-11 14:57

E' assurdo poter pensare di limitare le libertà altrui, questa petizione è fascista!

Ospite

#5 Re:

2013-06-11 15:41

#4: -

perchè fascista?


Ospite

#6

2013-06-14 11:07

braviii salvate le baleneeeee

Ospite

#7

2013-06-14 21:56

Non sono un biologo, né un aspirante biologo però sono un fisico, capisco cosa significa vedere corsi di laurea equivalenti tra di loro!! Per questo ho firmato questa petizione per l'accorpamento in una sola classe di laurea (FATTA PER BENE in tutte l'università)!!! Naturalmente condiviso .. in bocca a lupo
Gian

#8

2013-06-15 22:48

eliminare corsi di laurea non risolve i problemi alla radice, ma aumenta solo la varietà didattica che per altro in Italia è già assai scarna. I problemi nell'immissione nella realtà lavorativa sono ben altri.. sconcertato dalla ignoranza riguardante la conoscenza che la gente ha di alcune realtà universitarie
antonio

#9 Re:

2013-06-17 08:11

#4: -

sei tu fascista e comunista, violenta, mentre oltre 100 mila laureati non trovano lavoro... mentre chi doveva programmarne il futuro dei giovani ha pensato di inserire figli e figliastri nell'Università. La democrazia non è una ''idea'' che si sbandiera, ma una sensazione umana che deve essere vissuta, una opportunità reale che ogni singolo laureato deve poter usufruire. Democrazia significa opportunità, possibilità, e non una parola che viene speculata dalle persone come te.. anche la parola fascista da te esrpessa con tanta gratuità è una violenza che fai contro   le persone che hanno in passato e sulla propria pelle realmente subito il fascismo... vai a studiare che è meglio..hai molte cose da imparare nella vita reale...


Ospite

#10

2013-06-19 11:11

è vero che c'è equipollenza xkè purtroppo per i biotecnologi ancora non si riesce a capire bene cosa fa questa figura in italia! ma vorrei ricordarvi che i due corsi di laurea sono molto ma molto diversi!!! questa petizione è basata sul nulla proprio..
Riccardo

#11 Non è questo il motivo dei numerosi disoccupati in questo settore....

2013-06-22 09:53

Sono laureato in biotecnologie ormai da 5 anni e ora lavoro all'estero, facendo qualcosa di abbastanza lontano da quella che è la mia formazione universitaria (lavoro in R&D per una multinazionale che produce beni di largo consumo). Sono d'accordo sulla necessità di ridurre i corsi di laurea creati solo con lo scopo di rendere felice qualche professore ordinario, evitando così sprechi di risorse pubbliche, ma non credo che la soluzione al problema della disoccupazione dei laureati in queste discipline scientifiche sia l'accorpamento di Biologia e Biotecnologie: credo invece che una seria introduzione del numero chiuso e una ricalibrazione dei corsi in modo da fornire conoscenze spendibili nel mondo del lavoro, debba essere l'assoluta priorità.
Purtroppo il mondo universitario italiano, per quanto fornisca un'eccellente preparazione se paragonato a molti altri sistemi universitari (UK compreso), è troppo chiuso al sistema lavoro: i professori in molti casi pensano al contatto con le aziende solo nell'ottica di intascare qualche fondo in più, senza però realmente preoccuparsi delle qualità del servizio che andranno ad offrire, rovinando in questo modo l'intera reputazione dell'Università (anche se per fortuna ci sono splendide eccezioni).
Credo si dovrebbe puntare ad avvicinare università e aziende, offrendo servizi competitivi, qualificati e con meno burocrazia, piuttosto che accorpare corsi di laurea che sono comunque diversi, e far capire ai ragazzi quali sono le reali prospettive occupazionali dei vari corsi di laurea al momento dell'iscrizione: non ha alcun senso fare saloni dell'orientamento per chi si deve iscrivere all'università se quello che si cerca di fare è soltanto catturare possibili "clienti" per i propri corsi, non fornendo loro dati reali sulla futura spendibilità della laurea in questione.
AME

#12 Re: Non è questo il motivo dei numerosi disoccupati in questo settore....

2013-06-22 12:57

#11: Riccardo - Non è questo il motivo dei numerosi disoccupati in questo settore....

Sono d'accordissimo.
I due CdL andrebbero diversificati e non accorpati, c'è un'enorme differenza tra biologia di base e quella applicata (proprio come sono estremamente differenti "Chimica" e "Chimica e Tecnologie Farmaceutiche"), solo che questo concetto di "applicazione della scienza", al di fuori della figura classica dell'ingegnere, in Italia non è ancora stato digerito.

Andrea Eoli
(studente di Biotecnologie a Torino)

 


Ospite

#13

2013-06-23 10:26

è l'ora di pensare al futuro serio e onesto e di mettere il biologo alpari con le altre professioni

Ospite

#14

2013-07-03 06:24

Firmo da ricercatore della Columbia University laureato in Biotecnologie Farmaceutiche a Bologna il 27 marzo 2008

Ospite

#15 Re:

2013-12-14 10:22

#10: -

non so quale corso di biologia abbia frequentato tu... io la sto frequentando ora, specialistica tra l'altro, ed ho seguito anche i programmi della laurea in biotecnologia. ti assicuro che la biologia di base come la intendi tu la vedi giusto il primo anno, dopodichè i due corsi diventato praticamente identici. In ogni caso le opzioni lavorative x biologi/biotecnologi sono le stesse. evidentemente non serve una diversificazione delle lauree x fare quei lavori no?!


Ospite

#16

2013-12-15 09:22

Il problema di molti laureati in biotecnologie, come quello di alcuni laureati in biologia è di non conoscere i curricula in oggetto, e di non conoscere i processi universitari degli ultimi 15 anni. Sia Biologia che Biotecnologie prevedono percorsi specialistici di biologia molecolare (biotecnologie=biologia molecolare), in riproduzione, in nutrizione e in diagnostica sanitaria. La domanda che dovrebbe porsi Riccardo è un'altra, è nato prima l'uovo o la gallina? Il laureato in biotecnologie oggi, svolge le stesse competenze lavorative del biologo, sia nel campo della ricerca che nel settore sanitario, sia nell'ambito dell'istruzione (salvo nelle scuole secondarie di 1 grado) che professionale. Riccardo infatti dovrebbe accompagnare le sue tesi di diversità formativa con ''ruoli lavorativi nel pubblico e privato''. I fatti sono che le associazioni di biotecnologi hanno inseguito in questi anni, presso i ministeri, le competenze del biologo ottenendone l'equipollenza. Ad oggi il laureato in biotecnologie è equipollente al biologo e non ad altre figure professionali. Ad oggi non esiste una sola competenza riconosciuta dallo Stato che differisce il laureato in biologia da quello del biotecnologo. Ricordo a Riccardo che la proposta in oggetto riguarda le lauree triennali e non specialistiche, quindi cerchiamo di non difendere gli ambienti universitari, visto che gli unici posti di lavoro creati in questo decennio sono stati soltanto quelli che hanno riguardato i docenti universitari. Ricordo a Riccardo che all'estero il biotecnologo è un biologo...le biotecnologie sono scienze applicate alla biologia, una specializzaizone/perfezionamento in biotecnologie, un area di ricerca,e non una nuova professione. Solo in Italia si è creata una laurea prima triennale, poi specialistica, solo per creare posti per docenti. I fatti sono che alla fine i laureati in biotecnologie hanno chiesto l'equipollenza ''assoluta'' al biologo. Se, invece, Riccardo considera diversi i due profili, allora può rendersi protagonista di una petizione che tolga l'equipollenza con il biologo, così avrà la possibilità di avanzare ''questa diversità'' nel mondo del lavoro.Credo che tutti i laureati in biotecnologie lo manderanno a quel......

Ospite

#17

2014-01-19 09:00

Signori, se un nuovo corso di laurea porta ad una nuova professione è un conto, se invece dal punto di vista lavorativo diventa speculare a quello precedente bisogna fonderli, almeno nel percorso triennale, altrimenti diventa utile soltanto per creare ricercatoi universitari e ingrassare un sistema universitario. Caso contrario si alimentano false speranze, si moltiplicano i disoccupati, si bruciano giovani che entrano in una fase di precariato perenne. Nessuno di noi ha il diritto di ''ammazzare'' i sogni di un giovane, e quando ti laurei a 27 anni (la media del 3+2), sei costretto a fare ulteriori 5 anni di precariato per avere un contratto a tempo determinaro,o un dottorato, o unmaster, o fai la mamma e la casalinga, o (come ormai si sta verificando) sei costretto a prenderti un altro tipo di laurea (almeno il 30% dei laureati triennali), non hai più la possibilità di cambiare per realizzare il tuo sogno di 18enne. DOBBIAMO ACCORPARE I CORSI DI LAUREA prima che i lareati arrivino a 200 mila unità, perchè tanto alla fine saranno i docenti a farlo (nella Federico II hanno adesso dimezzato le matricole..), ma sarà troppo tardi per le generazioni che oggi vannodai 20 ai 30 nni..

Ospite

#18

2014-08-10 09:52

Mentre noi parliamo in Italia si sono fatti 150 corsi di laurea apparentemente diverse ma con identici sbocchi lavorativi. Mentre i dipartimenti di medicina per i corsi di laurea istituiti si prendono posti di lavoro (ricercatori,personale), migliaia di studenti vengono illusi di essere diversi e poi si trovano biologi. Per quale motivo lo studente di biotecnologie non protesta? Per opportunita', perché nei policlinici continua il percorso sanitario del biologo e restando a contatto con i docenti di medicina possono avere un percorso facilitato....