Accorpamento-ClassiL02_ClasseL13-TriennaliBiotecnologie_Biologia

Riccardo

/ #11 Non è questo il motivo dei numerosi disoccupati in questo settore....

2013-06-22 09:53

Sono laureato in biotecnologie ormai da 5 anni e ora lavoro all'estero, facendo qualcosa di abbastanza lontano da quella che è la mia formazione universitaria (lavoro in R&D per una multinazionale che produce beni di largo consumo). Sono d'accordo sulla necessità di ridurre i corsi di laurea creati solo con lo scopo di rendere felice qualche professore ordinario, evitando così sprechi di risorse pubbliche, ma non credo che la soluzione al problema della disoccupazione dei laureati in queste discipline scientifiche sia l'accorpamento di Biologia e Biotecnologie: credo invece che una seria introduzione del numero chiuso e una ricalibrazione dei corsi in modo da fornire conoscenze spendibili nel mondo del lavoro, debba essere l'assoluta priorità.
Purtroppo il mondo universitario italiano, per quanto fornisca un'eccellente preparazione se paragonato a molti altri sistemi universitari (UK compreso), è troppo chiuso al sistema lavoro: i professori in molti casi pensano al contatto con le aziende solo nell'ottica di intascare qualche fondo in più, senza però realmente preoccuparsi delle qualità del servizio che andranno ad offrire, rovinando in questo modo l'intera reputazione dell'Università (anche se per fortuna ci sono splendide eccezioni).
Credo si dovrebbe puntare ad avvicinare università e aziende, offrendo servizi competitivi, qualificati e con meno burocrazia, piuttosto che accorpare corsi di laurea che sono comunque diversi, e far capire ai ragazzi quali sono le reali prospettive occupazionali dei vari corsi di laurea al momento dell'iscrizione: non ha alcun senso fare saloni dell'orientamento per chi si deve iscrivere all'università se quello che si cerca di fare è soltanto catturare possibili "clienti" per i propri corsi, non fornendo loro dati reali sulla futura spendibilità della laurea in questione.