Firma per salvare il Teatro Massimo di Palermo dalla politica
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Ospite |
#12012-10-13 00:45Un teatro cosi' importante in Europa e nel mondo dovrebbe meritare piu' rispetto! |
ospite1 |
#3 la verità dei fatti2012-10-16 10:15Sulla opportunità della petizione parlano da soli gli articoli di autorevoli testate giornalistiche nazionali mostrate a supporto della petizione stessa. I numeri sono i veri fatti inconfutabili a cui purtroppo si oppone una violenta campagna di attacchi personali al Sovrintendente Cognata fatta solo di parole. |
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2012-10-18 07:31- Date of removal: 2010-05-29
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POPOLO |
#5 Re:2012-10-18 11:23Con IL Sovrintendente Cognata ci dovete vivere con questa persona, vive solo per i soldi cioe' 15.000 al mese gli altri in miseria |
Ospite |
#6 Re: Re:2012-10-18 11:30Ecco qui di seguito l’elenco dei contratti esterni: |
Salviamo il teatro e i posti di lavoro |
#7 Salviamo il teatro e i posti di lavoro2012-10-18 12:27Copertina di Classic Voice 161 (Rivista specializzata edita a Milano) dedicata al nostro Sovrintendente Nella rivista Cover Story La professione del sovrintendente d’opera richiede competenza e managerialità. A Palermo l’incredibile caso del sindaco che contesta la gestione virtuosa del Massimo. Ogni altro commento credo sia superfluo. |
Cittadino indignato |
#8 ANCORA STRUMENTALIZZAZIONI2012-10-18 12:53VOGLIAMO PARLARE DI CONSULENZE? LEGGO DAL GIORNALE DI SICILIA: Trattasi di FIGURE INDISPENSABILI al funzionamento di qualsiasi teatro d'opera, tanto da comparire in ogni fondazione lirica italiana. A DIFFERENZA DI CIO' CHE SI VUOL FAR CREDERE, NESSUNA DI QUESTE CONSULENZE E' STATA RINNOVATA DOPO IL GENNAIO 2012. ALLORA VEDIAMO A QUANTO AMMONTAVANO LE MEDESIME CONSULENZE NEL 2001 e 2002, ai tempi del sovrintendente GIAMBRONE. Dal momento che è contro la legge della privacy diffondere l'entità dei compensi individuali, ecco il totale delle cifre spese per le MEDESIME CONSULENZE in quei due anni: 2001: 1.316.000,00 euro che, rivalutate secondo ISTAT, corrispondono OGGI a 1.655.000,00 euro. 2002: 1.554.000,00 euro che, rivalutate secondo ISTAT, corrispondono OGGI a 1.911.000,00 euro. OLTRETUTTO, gli euro 1.016.000,00 spesi nel 2012 sempre per le medesime consulenze, secondo decremento ISTAT, corrispondono a euro 808.000,00 del 2001 e 826.000,00 del 2002. SECONDO VOI: CHI HA SPESO MENO? CHI HA SAPUTO GESTIRE AL MEGLIO I SOLDI PUBBLICI? |
BEPPE DA PALERMO |
#9 SALVIAMO IL TEATRO MASSIMO2012-10-18 14:10Una delle pochissime realtà ben più che positive, a livello internazionale, rischia di essere fagocitato dalla politica e dal solito clientelismo che tutto macina e macera. Vorrei avere ancora fiducia in Orlando, che ho votato e nel quale ripongo quella fiducia che portò alla famosa primavera palermitana. E allora: sindaco Orlando , non permettere che anche il teatro Massimo faccia la fine di tutte le nostre istituzioni; lascia che continui a vivere di vita propria, che in questo momento è particolarmente fulgida e vivace. Popolo palermitano, fatevi parte attiva affinchè questa forse unica eccellenza non muoia, impastoiata nelle morse dei soliti mangiasoldi (nostri) a tradimento. FATEVI SENTIRE!!!!!!!!!!!!! |
liberamente |
#11 consulenti??????2012-10-18 17:31Caro ospite, la tua pubblicazione di tutti gli stipendi dei lavoratori dirigenti del Teatro Massimo, mi ha fugato ormai ogni dubbio. Sono certo che nel voler mandare via Cognata c'è qualcosa di losco. Cosa vuoi dimostrare con la pubblicazione di queste cifre? Vorresti forse far credere alla gente che in qualsiasi Teatro d'Opera italiano o estero queste figure non ci sono? Se è così dimostracelo. Se gli stipendi sono inferiori a questi dimostracelo. Se hai accesso a informazioni che di solito sono private su queste persone del teatro Massimo, forse puoi fornirci informazioni sull'eventuale assenza di queste figure negli altri teatri europei e dei loro compensi. O volevi forse dimostrare che prima di Cognata non esistevano i vari Direttori dei reparti e forse percepivano stipendi inferiori? Se ce lo dimostri allora mi avrai convinto e sarò anch'io dalla tua parte. Se non ce lo dimostri allora vuol dire che spargi calunnie per far credere alla gente che ci sia qualcosa che non va. E' possibile avere anche un elenco degli stipendi lordi di tutti gli altri dipendenti del Teatro Massimo ? Quelli che hanno lo stipendio a tempo indeterminato e per 14 mensilità? Sicuramente ne sei in possesso. Puoi pubblicarli per favore per par conditio? |
annalivi |
#12 i palermitani di buona volontà ci sono.2012-10-18 18:25In un paese dove vige la sopraffazione politica, la cultura rischia di morire. Ho fiducia però che i palermitani si riuniranno per fare sopravvivere la cultura. |
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2012-10-18 20:05- Date of removal: 2012-10-19
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2012-10-18 20:11- Date of removal: 2012-10-19
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Primavera |
#15 politici o politicanti?2012-10-20 16:19Ormai il nostro povero Paese è in mano a politicanti i quali senza alcun scrupolo pensano esclusivamente al loro interesse. Quello che possiamo fare è cercare di mandarli a casa tutti, in un modo o nell'altro. Devono lavorare e non vivere sulle spalle degli italiani!!!! |
Ospite |
#162012-10-21 22:46nel 1986 ho girato (da regista-autore) un film sul teatro massimo portò il titolo "L'Opera o la musica si fa nel silenzio" - andando avanti così (come loro vorebbero) penso che si corre molto rischio di tornare sul "vivace" di questo titolo |
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2012-10-26 11:52- Date of removal: 2010-05-29
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Salviamo il Teatro Massimo |
#18 Salviamo il Teatro Massimo2012-11-02 14:50Certo, credo che ci sarà un motivo se molti palermitani e non solo, che conoscono ed apprezzano le qualità di Cognata stanno cercando di sostenerlo e difenderlo da questi attacchi violenti e diffamatori paragonabili all'aggressione fisica da lui subita alcuni anni fa, e se giornali nazionali, non di secondo piano, tipo Sole 24 ore, Il Foglio, Classic Voice ed esperti non palermitani prendono le due difese. Tanti cittadini palermitani sono indignati nel vedere il Teatro ancora occupato, vilipeso e deturpato, con il benestare del Sindaco, nel tentativo di mettere in difficoltà l'attuale dirigenza, che ha, invece, in questi ultimi anni, lavorato per salvare il teatro dal dissesto e portarlo a livelli tali da attrarre l'attenzione della stampa specializzata nazionale ed internazionale. Suggerisco per un'ulteriore ennesimo approfondimento: Filippo Cavazzoni (direttore editoriale dell'Istituto Bruno Leoni) 10 ottobre 2012 "........Nonostante gli indiscussi successi gestionali alla guida del Teatro Massimo, Cognata non ha mai avuto vita facile nella conduzione della fondazione palermitana. Oggi è il neo-sindaco Leoluca Orlando a volerlo togliere dalla guida della fondazione lirica della sua città. I motivi appaiono pretestuosi, la realtà delle cose farebbe pensare a una certa determinazione da parte di Orlando nel mettere le mani sul Teatro Massimo, attraverso uomini di sua fiducia. Uno dei maggiori problemi delle fondazioni liriche italiane è quello di una forte ingerenza della politica nelle scelte gestionali di tali istituzioni culturali. Quello che sta avvenendo a Palermo ne è l’ennesima conferma. Il sindaco è infatti per legge il presidente delle fondazioni liriche e la sua voce è particolarmente importante anche perché i soggetti pubblici sono i principali finanziatori delle fondazioni. La situazione è paradossale perché in questi anni Cognata ha svolto un ottimo lavoro, fatto di una proposta culturale di qualità e soprattutto di una sana gestione dei conti dell’istituzione che amministra. Tale situazione virtuosa è stata certificata di recente da una indagine della Corte dei Conti (7 agosto 2012): i risultati economici complessivi delle Fondazioni risultano costantemente negativi, e mostrano nel 2010 l’esito peggiore, ancora più critico di quello del 2008. … Nell’intero periodo in esame [anni 2007-2010] registrano risultati positivi esclusivamente l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, peraltro con importi modesti, e il Teatro Massimo di Palermo, mentre le restanti Fondazioni hanno chiuso tutti o alcuni esercizi in perdita, contribuendo al complessivo disavanzo di 16 milioni di euro nel 2007, aumentato ad € 39,4 milioni nel 2008, regredito ai 9,2 milioni del 2009 e nuovamente cresciuto nel 2010, giungendo al deficit di più rilevante importo nel periodo, pari a € 39,5 milioni di euro. Nell’indagine della Corte dei Conti si scrive inoltre che: il Teatro Massimo ha recuperato negli ultimi esercizi 15 milioni di euro di perdite pregresse e, nonostante la contribuzione pubblica si sia ridotta di oltre 5 milioni di euro, ha prodotto più spettacoli con minori costi di produzione. Insomma, la gestione di Cognata non potrebbe che dirsi virtuosa. Il sovrintendente ha avuto il merito di risanare le finanze del suo teatro, compiendo anche scelte difficili e pericolose, che hanno messo a rischio la sua stessa incolumità fisica: nel 2009 è stato infatti vittima di una aggressione. A seguito di quell’evento al sovrintendente è stata affidata una scorta. Anche questo rappresenta un altro paradosso italiano, per risanare i conti di una istituzione culturale occorre farlo protetti da una scorta. Oggi Cognata deve fronteggiare l’ostilità di sindaco e dipendenti, che si sostengono a vicenda per sfiduciare il suo operato: la sua colpa sarebbe quella di gestire il teatro in maniera efficiente. Le scelte che guidano l’operato di un sovrintendente sono diverse da quelle che compie un sindaco. Se il primo agisce per attirare pubblico e offrire una proposta culturale di qualità con un occhio rivolto ai conti, il sindaco nelle sue scelte risponde ad altre logiche: innanzitutto quelle legate alla ricerca del consenso. La “vicinanza” che si produce fra dipendenti sindacalizzati e sindaco accondiscendente è una delle cause delle voragini nei conti delle fondazioni. La “vetrina” delle fondazioni liriche deriva dal prestigio locale e nazionale di cui godono. Maestranze che protestano contro la gestione del teatro rappresentano una pessima pubblicità per l’immagine del sindaco. Inoltre, la politica ha sempre dimostrato una forte tendenza a voler controllare le attività economiche e culturali locali attraverso la nomina di “propri” rappresentanti all’interno di istituzioni formalmente autonome ma che in realtà subiscono fortissime ingerenze “esterne” (nel caso delle fondazioni liriche non si può dire che siano così “esterne”, poiché pur essendo le fondazioni soggetti privati, vedono elementi del pubblico rappresentati nei propri organi decisionali). Cognata ha grande cultura musicale ma soprattutto insegna politica economica all’università di Palermo e sa gestire istituzioni complicate (lo ha dimostrato). ....... Ma proprio la political economy di queste istituzioni – la tendenza dei sindaci a preferire la lealtà su ogni altra qualità – gioca paradossalmente a suo sfavore." Un altro dei tanti pareri oggettivi sulla conduzione del teatro in questi anni e sulla guerra assurda del nuovo sindaco. Come facciamo, poi, a lamentarci se qui a Palermo, molte, troppe cose vanno male? Non sono sufficienti gli enormi problemi della città ma, si vuole veramente far funzionare le cose negli interessi della collettività? Salviamo il Teatro Massimo |
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2012-11-13 06:53- Date of removal: 2010-05-29
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2012-11-14 05:50- Date of removal: 2010-05-29
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Unodeitanti |
#21 Roba da chiodi...2012-11-24 15:19Un sovrintendente, in questo caso Cognata, può dirigere una Fondazione lirica ammesso che ne capisca di lirica stessa ed anche di management d'impresa. Tutti si basano sul costo, oserei dire, banale delle consulenze, senza considerare minimamente il problema della qualità delle produzioni e d il mantenimento delle tradizioni di arti e mestieri che, parallelamente alle necessarie strutture artistico/musicali fanno grande, mediocre o scarso un teatro lirico. Sto parlando di uno dei motivi per cui la lirica nel mondo è sempre stata considerata una "cosa" italiana. Ma, chi sta commentando e facendo petizioni si basa esclusivamente sui numeri. La qualità diventa quasi un optional ed invece che parlare di note si discute di cifre. Mi verrebbe da dire, conoscendo molti dei consulenti tirati in ballo, che alcuni di questi farebbero bene a tornare a scuola. In definitiva, è giusto risparmiare in tutte le fondazioni liriche ma è fin troppo facile farlo rinunziando e tagliando interi reparti di produzione come la sartoria, gli allestimenti scenici ecc e rivolgendosi al noleggio di altrui produzioni. Semmai, occorrerebbe risparmiare sui compensi ai cantanti, ai direttori d'orchestra. Ma ciò potrebbe guastare i rapporti, spesso compiacenti, con le agenzie teatrali che li forniscono. |
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2012-11-27 10:57- Date of removal: 2010-05-29
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Salviamo il Teatro Massimo |
#23 Si potrà salvare il Teatro Massimo?2012-12-10 12:53CLASSIC VOICE Cento critici contro il ministro Deplorano la decisione di commissariare il Massimo Il Ministro Ornaghi ha comunicato di aver nominato Fabio Carapezza Guttuso commissario straordinario del Massimo di Palermo aggiungendo che il commissariamento si è reso necessario in seguito alla paralisi dell'attività ordinaria e all'impossibilità di gestire la Fondazione attraverso gli organi di amministrazione preposti. E se l'ormai ex Sovrintendente del Massimo, Antonio Cognata, fa notare che non c'è stato nessun blocco delle attività programmate, arriva la dura presa di posizione dell'Associazione dei critici musicali italiani (che raccoglie un centinaio di professionisti della carta stampata e del web) contro la decisione del ministro. "L'Associazione Nazionale Critici Musicali, riunita in assemblea plenaria a Milano, presso la sede degli Amici del Loggione del Teatro alla Scala, esprime incredulità e deplora con fermezza la disposizione firmata dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali che ha determinato il commissariamento del Teatro Massimo di Palermo, appena riportato dal sovrintendente Antonio Cognata a uno stato di lodevole vivacità artistica e positiva gestione finanziaria. Tale decisione, contro logica e prassi istituzionali, punisce ingiustamente la dirigenza di una Fondazione in regola con i conti, e riconosce di fatto al sindaco-presidente della Fondazione una discrezionalità poco conciliabile col suo ruolo previsto dalla legge di garante della continuità di buon governo dell’istituzione. I critici musicali esprimono forte preoccupazione di fronte a un’iniziativa che appare soltanto politica e strumentale, ma che potrebbe tuttavia costituire un pericoloso precedente. Altre Fondazioni, che versano in condizioni di bilancio e gestionali molto più preoccupanti, devono poter contare anzitutto sul sostegno personale e istituzionale del loro sindaco-presidente". (6 dicembre 2012) |
Ospite |
#252013-05-30 16:10io sono stato tersicoreo al caro teatro massimo,1964 1984 gioie e nostalgie vengono in mente ,pero mai la crisi attuale,che dispiacere anche se sono lontano nel sud america...basta guardare il suo cornicione"L ARTE RINNOVA I POPOLI E NE RIVELA LA VITA" etc questo messaggio non solo debe essere scritto,piu debe essere nei e fatti,il suo scopo e dare sempre in ogni tempo,il suo camminare avanti.......difondere l arte e la cultura scenica. grazie. anatole mercado d vijes |
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