DENUCLEARIZZIAMO IL GOLFO DI TRIESTE, E' POSSIBILE !
TPNW/MSP/2023/NGO/X
Seconda riunione degli Stati Parte del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari: Generale - XX novembre 2023 - Solo in inglese
New York, 27 novembre - 1 dicembre 2023
La Denuclearizzazione del Golfo Internazionale di Trieste in base al Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari e del Trattato di Pace di Parigi del 1947 con l'Italia
Documento di lavoro presentato da Mundo Sin Guerras y Sin Violencia (MSGySV) e da Women International Ligue for Peace and Freedom (WILPF) Italia, partners di International Campaign to Abolish Nuclear weapons (ICAN)
I. Introduzione
1. Il 20 giugno 2017 a New York le ONG WILPF Italia e Disarmisti Esigenti depositarono il Documento di lavoro A/CONF.229/2017/NGO/WP.44 dal titolo DA TRIESTE (ITALIA), LA PROPOSTA DI CASI DI STUDIO SU PORTI DA DENUCLEARIZZARE, proposto dal pacifista italiano Alessandro Capuzzo e dall'ex sindaco di Capodistria (Slovenia) Aurelio Juri, durante i lavori della Conferenza fondativa del Trattato ONU di Proibizione delle Armi Nucleari.
Vi si evidenziava la relazione fra due Trattati:
- Il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, che la maggior parte degli Stati membri dell'ONU ha istituito su pressione della Campagna internazionale per l'abolizione delle armi nucleari (ICAN) di cui facciamo parte, sta cambiando l'equilibrio di potere tra Stati nucleari e non nucleari con l'introduzione di una sostanziale trasparenza in argomento, a vantaggio della società civile e dell'Umanità nel suo complesso;
- Come cittadini del Territorio che il Trattato di Pace con l'Italia del 1947 definì Smilitarizzato e Neutrale ne siamo particolarmente coinvolti. Attualmente questo Territorio sul mare Adriatico è amministrato da Italia Slovenia e Croazia che condividono il Golfo Internazionale di Trieste, fanno parte dell'Organizzazione del Trattato Nord Atlantico e si sono espresse contro il TPNW perché coinvolte nei programmi nucleari militari NATO.
2. Il Golfo di Trieste ospita due porti militari nucleari di transito, Trieste in Italia e Koper- Capodistria in Slovenia contro il dettato del Trattato di Pace. La presenza dei due centri urbani rende impossibile una seria prevenzione degli incidenti riguardo la propulsione nucleare delle navi, la presenza di armi di distruzione di massa a bordo e la possibilità di attentati o atti di guerra.
3. Inoltre la segretezza "per motivi di sicurezza" imposta sulle notizie necessarie a una tempestiva informazione impedisce una corretta valutazione dei rischi legati a pericoli sussistenti; costringe le istituzioni a omettere parti importanti di informazione e nasconde le situazioni di pericolo alla popolazione.
II. Ambito di applicazione
4. Oggi, a sei anni dalla sua approvazione, il Trattato è finalmente entrato in vigore, e ci si riunisce a New York per esaminarne i contenuti e verificarne l’attuazione. Vi invitiamo quindi a considerare la fattibilità della presente proposta, resa possibile dai due Trattati citati nel Documento di lavoro del 2017, Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW) e Trattato di Pace di Parigi del 1947:
- Mentre le implicazioni del primo sono ben note, pochi sono a conoscenza delle disposizioni del Trattato di Pace di Parigi del 1947, promulgato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite con la Risoluzione S/RES/16 che stabilisce la propria giurisdizione sul Territorio Libero di Trieste, esistito come Stato indipendente dal 1947 al 1954 sull'estremità meridionale della Cortina di Ferro europea;
- Giurisdizione mantenuta anche dopo il '54 come confermato in una lettera del 2015 dell'ex segretario generale Ban Ki-Moon al presidente palestinese Abbas, dove sono elencati i Territori sotto diretta giurisdizione delle Nazioni Unite. Infatti, il Memorandum di Londra del 1954 tra Stati Uniti d'America, Regno Unito, Jugoslavia e Italia definì la divisione del Territorio Libero di Trieste in Zona A e B, assegnando la A all'amministrazione civile del governo italiano e la B all'amministrazione civile del governo jugoslavo.
5. Lo Statuto del Territorio Libero di Trieste all'interno del Trattato di Pace, è un unicum giuridico paragonabile alla scelta costituzionale del Costa Rica di abolire l'esercito, che coinvolge la fascia costiera del Golfo adriatico dove Italia Slovenia e Croazia convergono: il Disarmo e la Neutralità vi sono sanciti all’articolo 3.
6. Queste norme di Diritto Internazionale "dimenticate" per esigenze politiche degli Stati coinvolti, combinate col TPNW permettono la denuclearizzazione effettiva del Golfo internazionale di Trieste; sollecitiamo quindi le ONG a partire da ICAN, e gli Stati Parte del TPNW a prendere in considerazione la proposta, che ricalca molti punti del Piano d'Azione sull'Universalizzazione del TPNW, come emersi nel rapporto sulla prima Conferenza di Riesame, tenuta nel 2022 a Vienna.
7. Chiediamo alle Nazioni Unite, al Segretario Generale, ai Centri regionali delle Nazioni Unite per la Pace e il Disarmo e altre Istituzioni e Organizzazioni Internazionali; al Comitato Internazionale della Croce Rossa, alla Campagna Internazionale per l'Abolizione delle Armi Nucleari, alle Organizzazioni Non Governative nonché ai parlamentari e ai cittadini interessati, di aiutarci a ottenere la denuclearizzazione del Golfo Internazionale di Trieste, anche quale parte di una possibile Nuclear Free Zone del Mediterraneo.
Siamo lieti di invitare tutti a partecipare alla 3a Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza in partenza da San Juan di Costa Rica (primo Paese senza esercito e profondamente legato al TPNW) il 2 ottobre 2024, per tornare a San Juan il 5 gennaio 2025 dopo aver compiuto il giro del pianeta; un invito speciale viene esteso agli Stati coinvolti nel Trattato di Pace con l'Italia per il diritto di utilizzare il Porto Franco Internazionale di Trieste: Austria, Cechia, Francia, Gran Bretagna, Italia, Polonia, Slovacchia, Stati Uniti, Svizzera, Ungheria, e tutti i Paesi facenti parte dalla Jugoslavia e dell'Unione Sovietica; inoltre, sono coinvolti nel Trattato di Pace con l’Italia anche Australia, Belgio, Bielorussia, Brasile, Canada, Cina, Etiopia, Grecia, India, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Ucraina, Sudafrica.
Rafael de la Rubia, fondatore di "Mondo senza guerre e senza violenza" - Patrizia Sterpetti, presidente dell'associazione "WILPF Italia" - Alessandro Capuzzo, "Tavola per la Pace del Friuli Venezia Giulia" - Lizett Vasquez, di "Mondo senza guerre e senza violenza" - Sandro Ciani, di "Mondo senza guerre e senza violenza" - Alfonso Navarra, portavoce dei "Disarmisti esigenti" - Aurelio Juri, ex sindaco di Koper-Capodistria e parlamentare, Sloveno ed Europeo
Alessandro Capuzzo Contatta l'autore della petizione