SNELLIMENTO ESAME DI ABILITAZIONE FORENSE

Commenti

#3219

Sono pienamente d'accordo con il contenuto della petizione. Questo esame non ha più alcun fondamento, a maggior ragione per coloro che hanno svolto o svolgono una pratica forense prettamente stragiudiziale.

Gabriele Conni (Milano, 2020-03-27)

#3238

Sto firmando perché condivido la causa di questa petizione

Mario Verrusio (Napoli, 2020-03-27)

#3242

Per snellire l’esame forense

Daniele Ferrer (Napoli, 2020-03-27)

#3248

La causa merita attenzione!

Giovanna Cozzolino (Arzano, 2020-03-27)

#3251

Firmo perché, in generale, andrebbe rivisto dalla base tutto il percorso formativo degli studenti, nello specifico, di giurisprudenza.
In paesi come la Spagna e la Francia, culla del diritto moderno, ci si preoccupa, già negli anni di studio universitario, di offrire agli studenti una preparazione non meramente teorica, ma anche e soprattutto pratica con attività valide e funzionali che saranno CONCRETAMENTE utili al Professionista.
In Italia, invece, secondo una concezione ormai antiquata, limitante e che mostra ancora una volta come il sistema universitario italiano e, più in generale, il settore dell'istruzione non sia per nulla incentrato a preparare Professionisti da immettere sul mercato del lavoro, ci si continua a limitare allo studio spasmodico di manuali dei quali, per la stragrande maggioranza delle materie (ossia tutte quelle non considerate fondamentali) non vi è la benché mimima connessione con la realtà professionale concreta.
Una revisione del percorso universitario più incentrato alla pratica e alla realtà lavorativa attuale e meno focalizzato sulla lettura di manuali tanto immensi quanto inadatti, da soli, ad offrire a qualsiasi giurista strumenti utili a svolgere la sua professione, sarebbe sicuramente auspicabile e NECESSARIO in un mercato lavorativo saturo e altamente competitivo come quello odierno.
Continuando,
dopo aver sacrificato ANNI di preparazione, che è inevitabilmente mediocre dal momento che il sistema universitario è maggiormente preoccupato di creare giuristi formati solo di dottrina e teoria che Professionisti validi e concreti, trovo che sia non solo ingiusto, ma anche irrispettoso, porre esami di abilitazione al termine di un percorso di più di 7 anni dove la preparazione finale è inevitabilmente lacunosa.
Altro dato preoccupante, nonché doppiamente umiliante, è rappresentato dai dati sulla percentuale di successo degli esami di abilitazione per l'esercizio della professione, percentuale che è relativamente bassa rispetto ai dati di altri paesi che, al termine di un processo di formazione più breve ed efficace, mostrano numeri decisamente più incoraggianti.
L'analisi dei dati fornisce una risposta chiara:
non può essere solo dello studente la responsabilità di una percentuale inferiore, ma evidentemente il problema risiede anche e soprattutto nel sistema di istruzione imposto allo stesso, che è ormai fermo ad una concezione di 60 anni fa e che non è né utile né tantomento efficace.

Francesco Paolo Russo (Casoria, 2020-03-27)

#3256

Il sistema attuale si è trasformato in un palese congegno di sbarramento, non basato più sul merito ma regolato, in sostanza, da condizioni anche discrezionali e suscettibile di abusi, grazie anche a nuovi meccanismi esterni che cotribusono a favorire l'ingresso di artifizzi e raggiri, a discapito di chi si attiene alle condizioni e regole previste per l'accesso alla professione. Tutto ciò non fa altro che svilire il principio meritocratico e, di conseguenza, il principio di uguaglianza, ed ha inevitabili ripercussioni sulla libertà del singolo di poter accedere alla libera professione e al mondo del lavoro, intaccandone la dignità e la possibilità di autodeterminarsi nel mondo professionale e nella vita in generale.

Antonio Tramonti (Mondragone, 2020-03-27)

#3272

Perché sono pienamente d’accordo!!!

Rosa Sirignano (Poggiomarino, 2020-03-27)

#3273

Ritengo che l’accesso alla professione forense debba essere rivisto. Il percorso ci mette nelle condizioni di non essere autonomi prima dei 35/40 in termini di rapporto tra gli anni dedicati alla formazione e le prime esperienze lavorative. L’unica alternativa sarebbe quella di prevedere un obbligo di retribuzione per il tirocinio, come già avviene per le altre forme di apprendistato.

Umberto Raschi (Sarzana, 2020-03-27)

#3299

X facilitare burocrazia

Bianca Carotenuto (Napoli, 2020-03-27)

#3312

RITORNIAMO AD ESSERE LA LIBERA PROFESSIONE CHE TUTTI SOGNANO!

Lucia Scalera (Mesagne, 2020-03-27)

#3317

Per equità, dato che siamo in emergenza e giustamente il governo ha previsto che la laurea in medicina deve essere abilitante , non vedo per quale motivo anche la laurea in giurisprudenza seguita da tirocinio non debba essere abilitante?

Riccardo Desantis (Taranto, 2020-03-28)

#3321

L’esame è una farsa

Luigi Conte (Villa di briano, 2020-03-28)

#3360

Perché ho 30 anni, mi sono laureata con il massimo dei voti, ho un master di secondo livello, ho svolto la pratica di 18 mesi senza percepire un centesimo neanche a titolo di rimborso spese e adesso sono in attesa dell’esito dello scritto e continuo a non percepire un centesimo nonostante io lavori 10 ore al giorno in uno studio legale e faccia esattamente ciò che fanno gli avvocati

Vittoria maria Vicard (Roma, 2020-03-29)

#3377

Sia abolito l'esame di stato, e si acquisisca di diritto, dopo anni di duro studio e mesi di pratica, molto spesso, non retribuita, l'abilitazione a praticare la professione.

Samuel Faraoni (Roma, 2020-03-29)

#3389

Condivido l iniziativa

Paolo De Nuzzo (Teramo, 2020-03-29)



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