NON ABBATTETE LE NOSTRE CASE
Alla cortese attenzione del Sindaco del Comune di Marano di Napoli
Egregio signor Sindaco del Comune di Marano di Napoli Matteo Morra
Egregia Procuratrice Correra Paola
A scriverLe sono i residenti delle abitazioni di via llaria Alpi cv. 5 che, per ordinanza emanata dalla Procura di Napoli attraverso un provvedimento giudiziario, dovranno essere sgomberate il giorno 16/07/2024 e destinate alla demolizione, in quanto considerate manufatti abusivi.
Dal giorno in cui abbiamo ricevuto tale notifica viviamo nell'incubo che ci ha sottratto il sonno e la serenità di chi pensava che bastasse essere persone oneste per poter vivere con la tranquillità di credere che tutti i sacrifici profusi per garantire un tetto a noi e ai nostri figli sarebbero valsi a qualcosa. Un fulmine a ciel sereno ha infranto la possibilità di vivere nella sicurezza delle nostre case, l'unico posto in cui ci si sente protetti dal male che ci circonda, da quelle trame intricate e oscure che immancabilmente irretiscono coloro che agiscono secondo la legge, favorendo, a propria insaputa, i loschi affari di chi la ignora. Sprofondati in un sentimento di smarrimento, ci siamo più volte chiesti dove e se avessimo sbagliato qualcosa, come si sia potuto arrivare a questo evento per noi tragico senza accorgerci di ciò che si celava dietro? Noi, Gentile Sindaco, ed Egregia Procuratrice ,nell'atto dell'acquisto delle nostre proprietà, non competenti in materia, ci siamo attenuti in buona fede all'iter consueto di chiunque si accinga a comprare un immobile, prima rivolgendoci ad un'agenzia del luogo, poi accendendo un mutuo con la banca a cui è seguito l'atto notarile di compravendita, il pagamento al Comune di Marano per il condono e infine, il rilascio della licenza.
Pur essendoci affidati a delle istituzioni, ciò non è bastato a garantirci la sicurezza del nostro investimento, ed ora siamo qui, appesi ad un filo sottilissimo, più sottile della speranza che ci spinge a scriverLe che, se si spezzasse, getterebbe noi e le nostre famiglie per strada, senza più un tetto sotto cui stare. È grande il sentimento di pena che ci sta logorando, tanto da sottrarci il respiro e le forze per combattere per noi stessi e per i nostri figli, ma altrettanto grande è quello della rabbia di chi sente di aver subito un danno enorme che grava su di noi come una condanna che vive un innocente. In quelle case che la cieca "giustizia” intende espropriare, abbattere, ci vivono delle persone. Noi, padri, madri, figli, che, tra gli stenti della già precaria condizione economica e le difficoltà quotidiane, portiamo avanti dignitosamente e onestamente le nostre famiglie, le quali da un giorno all'altro rischiano di veder crollare come macerie la pietra su cui sono state costruite. Tra di noi, signor Sindaco, ci sono bambini e persone affette da cardiopatia, soggetti fragili che la giustizia dovrebbe tutelare e a cui, invece, pur ottemperando a delle norme, infligge un danno ancor più grave, negando il diritto ad essere tutelati.
Per questo, Egregio Sindaco, considerando la precarietà in termini umani ed economici, e l'ingiustizia di cui stiamo pagando le pene, Le rivolgiamo un appello disperato affinché possa accogliere questo grido d'aiuto che non abbiamo più forza per emettere a voce, quello di riconoscere la nostra condizione e poter intervenire per sollevarci da questa tragica sorte.
Nel ringraziarLa per l'attenzione che vorrà riservare a questo appello, Le porgiamo i nostri più cordiali saluti.
In fede,
I condomini delle residenze di Via Ilaria Alpi cv. 5
Loredana Guida Contatta l'autore della petizione