No alla riapertura al CULTO della Chiesa della TRINITA' a Potenza
La madre di Elisa Claps comincia a dar fastidio - by: Giusi Cavallo
Monsignor Superbo fa l'offeso e c'è pure chi lo difende. E' più importante la riapertura di una chiesa che il dolore di una madre
La solidarietà, quella che si legge sui giornali, non si nega a nessuno. Meglio se questo nessuno fa parte delle sfere alte come ad esempio un vescovo. Si esprime la solidarietà. Difficilmente si materializza. E' prassi consolidata esprimere solidarietà "alle persone per bene". State pur certi che se l'assessore Tizio dovesse "per sbaglio" finire al centro di un'inchiesta giudiziaria riceverebbe una "paccata" di solidarietà sui giornali.
Difficile e disdicevole, invece, esprimere solidarietà ad una semplice madre, piccoletta, col volto asciugato dal dolore e pure fastidiosa perchè ci ricorda, un giorno si e l'altro pure, che tanto a posto con la coscienza non siamo. Gente così comincia a dar fastidio a chi invece vuole dimenticare di avere avuto un cadavere sopra la testa per diciott'anni; a chi si è permesso di ironizzare sulla scomparsa di una ragazza di 16 anni "fuggita da una famiglia asfissiante"; a chi, con consapevolezza, ha fatto in modo che quella ragazzina rimanesse per qusi vent'anni una persona scomparsa. Ammettiamolo dunque. Da' fastidio la madre di Elisa Claps quando, senza alcuna forma di ipocrisia dice che, per lei, il vescovo di Potenza, monsignor Agostino Superbo mente sulla vicenda del ritrovamento del cadavere di sua figlia. "Superbo è un bugiardo": dice mamma Filomena. "Ma come si permette": le fa eco la comunità dei fedeli (di Superbo o di Gesù Cristo non mi è chiaro). Ebbene a me la signora Claps, e le sue "invettive" non danno fastidio. Mi da invece fastidio pensare che la riapertura o meno di una chiesa debba suscitare più interesse della scomparsa di una ragazzina di 16 anni e soprattutto della sua sepoltura sul tetto di una chiesa.
I pontentini (le cui ire so di attirarmi a valanga da questo momento in poi), quelli he hanno firmato per la riapertura della chiesa della Santissima Trinità, che hanno questa impellente necessità di rientrare in quella chiesa, quelli che esprimono solidarietà al vescovo Superbo hanno perso un'occasione per ribadire che la loro città non c'entra niente con quelle persone che hanno fatto in modo che il corpo di Elisa marcisse in quel maledettissimo sottotetto della Trinità. Invece, chissà per quale ragione, preferiscono puntare il dito contro mamma Filomena.
E' facile schierarsi dalla parte di mons. Superbo, che per carità, lo precisiamo, con la morte di Elisa Claps non c'entra nulla! Bene avrebbe fatto però sua eccellenza, se davvero avesse compreso il dolore della madre di Elisa, a farla chiudere per sempre la Santissima Trinità. Quel luogo rappresenta una macchia scura per Potenza. Qualcuno ha voluto macchiare una città in modo indelebile. Qualcun altro, oltre a Restivo, sapeva della presenza del cadavere di Elisa sulla chiesa della Santissima Trinità. Non raccontiamoci balle. Secondo me, neanche sua eccellenza, mons. Superbo, pensa che Danilo Restivo abbia fatto tutto da solo. Ma chissà perchè minaccia querela nei confronti di mamma Filomena. Chi si sente tanto offeso dalle parole di Filomena Iemma Claps bene avrebbe fatto, prima di parlare, a pensare che il 12 settembre del 1993 Elisa è stata sepolta in una chiesa come se niente fosse.
Monsignor Superbo fa l'offeso e c'è pure chi lo difende. E' più importante la riapertura di una chiesa che il dolore di una madre
La solidarietà, quella che si legge sui giornali, non si nega a nessuno. Meglio se questo nessuno fa parte delle sfere alte come ad esempio un vescovo. Si esprime la solidarietà. Difficilmente si materializza. E' prassi consolidata esprimere solidarietà "alle persone per bene". State pur certi che se l'assessore Tizio dovesse "per sbaglio" finire al centro di un'inchiesta giudiziaria riceverebbe una "paccata" di solidarietà sui giornali.
Difficile e disdicevole, invece, esprimere solidarietà ad una semplice madre, piccoletta, col volto asciugato dal dolore e pure fastidiosa perchè ci ricorda, un giorno si e l'altro pure, che tanto a posto con la coscienza non siamo. Gente così comincia a dar fastidio a chi invece vuole dimenticare di avere avuto un cadavere sopra la testa per diciott'anni; a chi si è permesso di ironizzare sulla scomparsa di una ragazza di 16 anni "fuggita da una famiglia asfissiante"; a chi, con consapevolezza, ha fatto in modo che quella ragazzina rimanesse per qusi vent'anni una persona scomparsa. Ammettiamolo dunque. Da' fastidio la madre di Elisa Claps quando, senza alcuna forma di ipocrisia dice che, per lei, il vescovo di Potenza, monsignor Agostino Superbo mente sulla vicenda del ritrovamento del cadavere di sua figlia. "Superbo è un bugiardo": dice mamma Filomena. "Ma come si permette": le fa eco la comunità dei fedeli (di Superbo o di Gesù Cristo non mi è chiaro). Ebbene a me la signora Claps, e le sue "invettive" non danno fastidio. Mi da invece fastidio pensare che la riapertura o meno di una chiesa debba suscitare più interesse della scomparsa di una ragazzina di 16 anni e soprattutto della sua sepoltura sul tetto di una chiesa.
I pontentini (le cui ire so di attirarmi a valanga da questo momento in poi), quelli he hanno firmato per la riapertura della chiesa della Santissima Trinità, che hanno questa impellente necessità di rientrare in quella chiesa, quelli che esprimono solidarietà al vescovo Superbo hanno perso un'occasione per ribadire che la loro città non c'entra niente con quelle persone che hanno fatto in modo che il corpo di Elisa marcisse in quel maledettissimo sottotetto della Trinità. Invece, chissà per quale ragione, preferiscono puntare il dito contro mamma Filomena.
E' facile schierarsi dalla parte di mons. Superbo, che per carità, lo precisiamo, con la morte di Elisa Claps non c'entra nulla! Bene avrebbe fatto però sua eccellenza, se davvero avesse compreso il dolore della madre di Elisa, a farla chiudere per sempre la Santissima Trinità. Quel luogo rappresenta una macchia scura per Potenza. Qualcuno ha voluto macchiare una città in modo indelebile. Qualcun altro, oltre a Restivo, sapeva della presenza del cadavere di Elisa sulla chiesa della Santissima Trinità. Non raccontiamoci balle. Secondo me, neanche sua eccellenza, mons. Superbo, pensa che Danilo Restivo abbia fatto tutto da solo. Ma chissà perchè minaccia querela nei confronti di mamma Filomena. Chi si sente tanto offeso dalle parole di Filomena Iemma Claps bene avrebbe fatto, prima di parlare, a pensare che il 12 settembre del 1993 Elisa è stata sepolta in una chiesa come se niente fosse.
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